martedì 7 gennaio 2020

Pensieri sulla figura femminile oggi e i suoi effetti

Pensieri sulla figura femminile tra Guinizzelli e il presente

Spesso oggi la donna viene vista non come una dea da venerare, bensì come una proprietà da ottenere per capriccio, senza avere un reale interesse o il reale desiderio di amarla. Purtroppo quello che manca credo sia proprio la voglia di amare qualcuno e di coinvolgersi veramente con lui. Questa mancanza si vede soprattutto tra le persone della nostra età che o non sono pronte o non sanno ancora cosa significhi amare. Questo fenomeno l'ho notato anche tra le mie amiche che non sono capaci di farsi apprezzare e così non suscitano nei ragazzi quell'effetto di cui scrive Guinizzelli. Personalmente posso dire però che amori simili a quelli descritti dal poeta esistono ancora. Sono rari rispetto a prima, ma esistono. Sono amori in cui l'amante farebbe di tutto per l'amata, darebbe perfino la sua stessa vita per lei.

Nella società di oggi le donne sono trattate male dagli uomini e vengono considerate da loro quasi come degli oggetti, come degli strumenti da usare. In questo modo gli uomini non colgono la loro bellezza. Credo che ci sia una sostanziale differenza tra lo sguardo che gli uomini hanno verso il genere femminile e quello che le donne hanno per quello maschile; è vero però che ci sono ancora uomini con occhi nobili che guardano gli occhi delle donne e ci trovano dei gioielli preziosi o uomini che scrivono frasi nelle canzoni come "Ogni volta che ti guardo è come vestirmi di spine", oppure "Quando mi sfiori svanisco al tatto".

Io personalmente non mi rispecchio negli effetti che secondo Guinizzelli la donna genera sugli uomini, infatti non mi è mai capitato che quando passa una bella ragazza per i corridoi della scuola rimanga paralizzato a bocca aperta.

Per quanto riguarda la mia esperienza personale, quando vedo una ragazza in particolare, vado quasi in apnea e a volte mi accorgo che la sto osservando senza staccarle gli occhi di dosso.

Grazie ai miei compagni ho capito che anche loro provano degli effetti alla visione della ragazza amata. Ad esempio non riescono più a ragionare correttamente, come se il loro pensiero fosse concentrato solo su di lei e sul suo passaggio. So anche che nella nostra società è diffusa un'immagine molto distorta della donna, che viene vista come un oggetto da conquistare o qualcosa che bisogna avere a tutti i costi. A causa di questa considerazione della donna in poche relazioni si sviluppa un sentimento profondo e costante.

Oggi accade l'opposto rispetto a quanto descritto da Guinizzelli; è una constatazione a cui sono giunto parlando con alcuni miei coetanei: sono pochi i ragazzi che apprezzano le ragazze per quello che sono veramente dal punto di vista caratteriale. Essi in genere sono attratti fisicamente dalle ragazze e pochi apprezzano davvero il loro modo di fare, i loro sguardi, i loro sorrisi. Tutti pensano solo a soddisfare il proprio desiderio carnale. E' vero "L'amore è un po' ossessione e anche un po' possesso" come dice Achille Lauro in "La bella e la bestia". Io però penso che l'amore carnale per quanto sia importante deve venire dopo l'amore platonico.

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