lunedì 25 novembre 2019

Io voglio del ver la mia donna laudare

Guido Guinizzelli
Io voglio del ver la mia donna laudare

Io vogliọ del ver la mia donna laudare
ed asembrarli la rosa e lo giglio:
più che stella dïana splende e pare,
e ciò ch’è lassù bello a lei somiglio.

Verde river’ a lei rasembro e l’âre,               5
tutti color di fior’, giano e vermiglio,
oro ed azzurro e ricche gioi per dare:
medesmo Amor per lei rafina meglio.

Passa per via adorna, e sì gentile
ch’abassa orgoglio a cui dona salute,          10
e fa ’l de nostra fé se non la crede;

e no·lle pò apressare om che sia vile;
ancor ve dirò c’ha maggior vertute:
null’ om pò mal pensar fin che la vede.

Lutero e la giustificazione per sola fede

Il problema della salvezza Cosa bisogna fare per meritare la felicità? Può l’uomo fare un atto di puro bene, di gratuità? Come fare per e...