martedì 11 dicembre 2018

Le prove INVALSI

Cosa è l'INVALSI
È l'Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema educativo di Istruzione e Formazione, un ente di ricerca, soggetto alla vigilanza del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR), che si occupa di valutare l'efficacia del sistema scolastico.

In che modo l'INVALSI valuta l'efficacia del sistema scolastico
Per valutare l'efficacia delle scuole l'Invalsi ogni anno somministra agli studenti delle prove nazionali scritte con cui misura i loro livelli di apprendimento in italiano, matematica e, solo per alcune classi, inglese. Le prove vengono somministrate agli studenti delle classi II e V elementare, III media, II e V superiore.

Come sono fatte le prove
Le prove sono costituite da batterie di quesiti a risposta chiusa o semichiusa che vertono sulla comprensione del testo, la conoscenza della lingua, le conoscenze matematiche e geometriche, le conoscenze della lingua inglese. I quesiti vengono preparati da una speciale commissione che li elabora secondo i metodi scientifici riconosciuti a livello internazionale.
Inizialmente le prove sono state in forma cartacea e ogni classe di un determinato livello le ha compiute lo stesso giorno su uno stesso testo. Dall'anno scorso le prove avvengono al computer; per esigenze legate alla disponibilità dei laboratori di informatica, le prove non si svolgono in una sola giornata, ma nell'arco alcuni giorni e agli studenti non vengono assegnati gli stessi quesiti, ma quesiti differenti equivalenti.
Nel 2019 le prove per le classi II superiori avverranno nel periodo 6-18 maggio.
Esempio della prova cartacea di Italiano del 2006-2007

Come avviene la valutazione
Le prove sono corrette secondo una griglia di risposte e analizzate approfonditamente per determinare non solo il grado complessivo di conoscenza, ma anche le aree d'Italia più o meno avanzate, il posizionamento di una scuola rispetto all'area geografica e alle scuole analoghe, il confronto con i livelli degli altri stati dell'OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), il livello degli studenti in base al contesto sociale, il loro progresso e l'incidenza della scuola.
Affinché i dati siano attendibili le prove devono essere svolte in piena autonomia, senza alcun ausilio che le possa alterare e vengono monitorati e indagati i possibili casi di alterazione (cheating).

La prova di italiano
La prova di italiano verifica la comprensione di testi letterari (narrativi in prosa o poetici), di testi non letterari (argomentativi, informativi), di testi non verbali (grafici, tabelle) e la conoscenza della lingua (grammatica) sia dal punto di vista lessicale, che delle regole, che di analisi morfologica e sintattica.
In genere una prova prevede l'affronto di 3 o 4 testi di differente tipologia.

Prove
2019 Esempio di prova CBT
2018 Esemio di prova CBT
2012 II superiore (testo) (online)
2011 II superiore (testo) (online)
negli anni 2002-2006 sono state fatte prove alle classi I e III
2007 I superiore (testo) (online)
2006 I superiore (testo) (online)
2005 I superiore (testo) (online)

Attività
1. Apri la prova 2011 versione testo. Scorri il pdf e verifica quanti testi sono proposti e di che tipologia sono. Riporta sul quaderno per ognuno il titolo, la tipologia di testo (letterario/non letterario/non verbale), narrativo, informativo, argomentativo.
2. Esegui la prova 2012 in versione online. Annota i numeri delle risposte che ritieni facili (F), difficili (X), né facili né difficili (A).
3. Con riferimento alla prova 2, spiega quali domande ti hanno messo più in difficoltà e perché.

mercoledì 21 novembre 2018

Un gioco per comprendere la storia

Si chiama gamification l'utilizzo di giochi e tecniche di gioco in contesti esterni ai giochi. In particolare nel campo della didattica, si parla di “game based learning” cioè di strategie didattiche che utilizzano giochi e contesti ludici per insegnare. Il gioco invita ad un coinvolgimento e consente di apprendere contenuti e comportamenti non presentandoli come obiettivo, ma come elemento necessario al gioco.

Ma è possibile davvero imparare tramite il gioco? Quindi niente più lezioni e verifiche?
L'argomento è attualmente in discussione e vede contrapposte posizioni che offrono interessanti argomenti a sostegno.

Un esperimento di gamification: usiamo Civilisation II, gioco di strategia sulla creazione e lo sviluppo di civiltà

1) download: vai all'indirizzo https://gamesnostalgia.com/game/sid-meiers-civilization-ii downolad per pc https://gamesnostalgia.com/download/sid-meiers-civilization-ii/2473 poi "scarica il file" e nel pop up "scarica il file"… prosegui alla fine scarichi il file civilization2gold_win_64bit.7z (wi10 apre i 7z se no vai a https://convertio.co/it/7z-zip/ ).
2) installazione: Scompatta cartella. Il file readme.txt avvisa “Remember to run the patch "Civ2x64EditboxPatcher.exe" if you have a 64bit Windows version, otherwise the game will crash”. A me è risultato da patchare solo  il file “Civ2Map.exe”.
3) Avvio: esegui il file “Civ2.exe”, mi chiede un’autorizzazione e poi si avvia regolarmente.
4) primi rudimenti di gioco: Dopo aver configurato la partita, all’avvio hai 2 coloni su un terreno di gioco di cui vedi solo alcune parti a te vicine. Ti trovi nel 10.000 a.C., età della rivoluzione agricola e della nascita delle prime città. Puoi spostarti con i comandi freccia per esplorare il terreno e trovare un luogo adatto a fondare la tua prima città (tasto “b”). Ogni turno comporta il passaggio di tempo.
Nel gioco puoi creare unità (persone, veicoli) e edifici (templi, palazzi). Ad ogni turno puoi muovere o fare compiere azioni alle tue unità e puoi amministrare le tue città riguardo alle loro ricchezze e produzioni. Nello scenario puoi cliccare su unità e città per decidere come gestirle. Quando una unità o città è selezionata, nel comando in alto “order” puoi vedere le azioni che puoi fargli compiere. Quando apri la finestra di una città vedi al centro le risorse e il loro utilizzo, a destra gli elementi che stai producendo. Nel corso del gioco devi progredire nelle conoscenze, dalle più elementari alle più complesse, seguendo un procedimento ramificato. Ogni conoscenza acquisita ti apre ad altre e ti consente di produrre nuove unità

mercoledì 7 novembre 2018

Autore, Narratore, Lettore... chi altri c'è dentro la narrazione?

La discussione emersa in classe ci ha portato a introdurre una riflessione su gli attori, i ruoli, le figure presenti quando avviene una narrazione mediata da un libro. Se riflettiamo sul libro appena letto, possiamo capire facilmente dei concetti che potrebbero in astratto risultare difficili.

Fino ad oggi abbiamo pensato che davanti ad un libro ci fossero 2 figure, o al massimo 3:
il narratore (la voce che sembra raccontarmi la storia)
il lettore (io che leggo il libro)
l'autore (la persona che ha scritto il libro)

Ci sono però altre figure che provo a nominare e precisare.
In neretto gli elementi che esistono realmente.
Autore reale -- autore implicito --[ narratore -- (narratario) ]-- lettore implicito -- Lettore reale

Da un lato c'è l'Autore reale, la persona fisica esistente che ha materialmente pensato e scritto il libro. Senza di lui non esisterebbe la narrazione, per cui dobbiamo riconoscere che parte tutto da lui. Al capo opposto c'è il Lettore reale, cioè la persona esistente che legge il libro, quindi tu, io, ogni lettore che ha letto o leggerà il libro. Se non ci fosse un lettore reale, difficilmente un Autore reale scriverebbe qualcosa.
Ovviamente c'è il libro, la terza entità esistente. Che sia un libro cartaceo o un ebook o un audiolibro, ci deve sempre essere qualcosa in cui possiamo trovare e leggere o sentire le parole che costituiscono la storia. Questo insieme di parole però produce l'effetto di una voce che ci racconta. E' la voce narrante o narratore. Quando leggiamo, diamo voce a questa voce.
Ora però se chiedessi a te che hai letto l'ultimo libro, chi è l'autore che lo ha scritto, credo che potresti farti un'idea di lui, pur non conoscendolo. Diresti che conosce la realtà giovanile e sa cogliere nei ragazzi il buono che è in loro, senza negare la confusione o il male che possono fare e che probabilmente deve poter vantare un punto d'osservazione privilegiato; diresti che crede che gli adulti possano suggerire ai ragazzi dove guardare (pensa ad esempio agli adulti incontrati dai due protagonisti); diresti anche che crede che ogni persona possa avere le occasioni per riscattarsi e per alzare la testa e iniziare a riconoscere e amare qualcosa che è buono per lui. Eppure non lo conosci. Ti sei semplicemente fatto un'idea di chi sia; questo autore che tu hai immaginato si chiama autore implicito. Diciamolo, l'autore implicito è una creazione immaginativa del lettore.
Dall'altra anche l'Autore reale ha le sue fantasie. Mentre scrive ad un certo punto si chiede per chi sarà il suo libro. Chi me lo leggerà? La cosa è molto semplice e lo capisci in questo modo: se avesse pensato di scrivere per dei bambini, di certo avrebbe escluso alcuni argomenti e temi delicati, avrebbe usato toni differenti e avrebbe evitato espressioni troppo colorite. In genere un autore non pensa ad un lettore preciso, ma a categorie di lettori, anche se è capitato che qualcuno abbia scritto un libro pensando precisamente ad una singola persona. Il lettore che lui si è immaginato quindi è un gruppo di lettori o un'idea di lettore che si chiama lettore implicito.
Veniamo all'ultima figura che è in sé proprio una cosuccia. Questa, se c'è, la troviamo scritta nel libro. A volte il libro è scritto in modo che il narratore si rivolga esplicitamente ad un destinatario preciso, come se avesse davanti qualcuno che lo ascolta o sapesse che a leggere le sue parole sarà una precisa persona. Questa persona in realtà non esiste, è anch'essa una finzione, però è nominata nel testo. Parliamo in questo caso di narratario. In un romanzo epistolare questa figura è evidente: è colui a cui qualcuno sta scrivendo delle lettere. Altre volte la voce narrante dice "Mio caro lettore,..." o "A te che leggi queste pagine....".
Si capisce ora lo schema iniziale che ha agli estremi Autore reale e Lettore reale. Lo ripropongo un poco integrato.
Autore reale --- autore implicito ---[ narratore -- (narratario) ]--- lettore implicito --- Lettore reale
                      è un'idea che si fa il lettore                                     è un'idea che si fa l'autore

Un'altra cosa a cui abbiamo accennato in classe riguarda il fatto che nella storia creata dall'autore entra il suo pensiero. Chi è costui che scrive, come guarda la realtà, cosa pensa di sé e degli altri? Cosa gli sta a cuore? Ci siamo chiesti come l'autore guardasse ai suoi personaggi, anche quelli un po' negativi. Li condanna, li guarda in modo distaccato, li approva o disapprova? Prova per loro odio o compassione. Attraverso il libro l'autore in modo più o meno intenso esprime la sua concezione della vita, di ciò per cui vale la pena vivere e vale la pena morire. Certo, stiamo volando alti... ma siamo fatti per le stelle.

mercoledì 3 ottobre 2018

Il Mediterraneo e l'Italia

Risorse digitali
- repertorio di cartine mute d.maps - cartine dell'Italia
- come effettuare uno screenshot (avvia una ricerca su internet con la stringa "screenshot con sistema operativo/marca/modello. Es. "screenshot con windows", " "screenshot con iphone" "screenshot con huaweii") e segui il tutorial

Attività 1
a) Crea una tabella con le prime 25 isole italiane per estensione. Nella tabella inserisci: nome, arcipelago, estensione, abitanti, densità di ab. Stampa in A4 una carta muta dell’Italia, indicale (carta ) e nomina gli arcipelaghi a cui appartengono.
b) Crea una tabella con le vette italiane superiori ai 2500 mt. slm in ordine di altezza. Nella tabella inserisci: nome del monte, nome della vetta, altitudine, regione. Stampa in A4 una carta muta dell'Italia, indica le vette
c) Crea una tabella con i 12 fiumi più lunghi d'Italia. Nella tabella inserisci: nome, lunghezza, luogo di origine, regioni attraversate, città importanti (> 100.000 ab) toccate, mare/fiume/lago in cui sfocia.
d) Crea una tabella con i 5 laghi più estesi d'Italia. Nella tabella inserisci: nome, estensione, regione, tipo di origine.
e) Crea una tabella con i vulcani nominati sul libro (vol.1 pag. 390). Nella tabella inserisci: nome, altitudine, regione, data ultima eruzione.
f) Trova 5 sorgenti termali d'Italia (in almeno 3 regioni differenti) e crea una tabella in cui scrivi: nome della fonte, località in cui si trova, regione, tipo di sfruttamento che ne viene fatto.
g) Sulla carta muta delle vette inserisci i fiumi, laghi, le fonti termali.

Attività 2
Immagina di compiere un viaggio da una grande città (almeno 60.000 abitanti) posta su uno dei principali fiumi italiani ad una località marittima. Il tuo viaggio deve attraversare almeno 1 regione italiana (oltre quelle di partenza e di arrivo) e toccare una città > di 100.000 abitanti. Utilizzando Google Maps devi organizzare un viaggio in automobile diviso in 2 tappe (1. dalla città di partenza alla città toccata. 2. Dalla città toccata alla località di destinazione).
Prepara una breve relazione che sia composta da:
a) breve descrizione della città di partenza (dove si trova, quanto è grande, che ruolo amministrativo o economico o culturale ha)
b) breve descrizione del fiume di partenza (dove sorge e sfocia, quant'è lungo, per cosa è importante...)
c) breve descrizione della città in cui fai tappa + una descrizione e una fotografia di un punto interessante della città (palazzo, monumento, meta turistica)
d) breve descrizione della località di arrivo.
e) screenshot del tracciato, indicazione dei km percorsi e del tempo impiegato.

lunedì 7 maggio 2018

Libertà religiosa

La libertà di religione è una delle libertà caratteristiche dello Stato di diritto e trova la sua affermazione nei più importanti documenti costituzionali sin dalla fine del Settecento...
Per quanto riguarda la Costituzione repubblicana, le disposizioni costituzionali di riferimento per la tutela della libertà di religione sono gli artt. 19 e 20 (Treccani.it voce "Libertà di religione")

Costituzione italiana, articolo 19
Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume.

Costituzione italiana, articolo 20
Il carattere ecclesiastico e il fine di religione o di culto d'una associazione od istituzione non possono essere causa di speciali limitazioni legislative, né di speciali gravami fiscali per la sua costituzione, capacità giuridica e ogni forma di attività.

Discriminazionediversità di comportamento o di riconoscimento di diritti nei riguardi di determinati gruppi politici, razziali, etnici o religiosi
Persecuzioneazioni di forza intese a stroncare un movimento politico o religioso, a ridurre o addirittura eliminare una minoranza etnica, sociale e sim.

La libertà religiosa secondo il rapporto 2016 di Aiuto alla Chiesa che soffre


La Dignitatis Humanae è una dichiarazione del Concilio Vaticano II sulla libertà religiosa. Approvato con 2308 voti favorevoli e 70 contrari dai vescovi radunati in concilio, fu promulgato da papa Paolo VI il 7 dicembre 1965.
"Questo Concilio Vaticano dichiara che la persona umana ha il diritto alla libertà religiosa. Il contenuto di una tale libertà è che gli esseri umani devono essere immuni dalla coercizione da parte dei singoli individui, di gruppi sociali e di qualsivoglia potere umano, così che in materia religiosa nessuno sia forzato ad agire contro la sua coscienza né sia impedito, entro debiti limiti, di agire in conformità ad essa: privatamente o pubblicamente, in forma individuale o associata. Inoltre dichiara che il diritto alla libertà religiosa si fonda realmente sulla stessa dignità della persona umana quale l'hanno fatta conoscere la parola di Dio rivelata e la stessa ragione (2). Questo diritto della persona umana alla libertà religiosa deve essere riconosciuto e sancito come diritto civile nell'ordinamento giuridico della società."


lunedì 30 aprile 2018

Correzione verifica


1.       Spiega se nella frase “Il cane di Matteo è un Alano” la parola “Alano” è un nome proprio o no e motiva la tua risposta.
2.       Spiega se ognuna delle seguenti parole è un nome astratto o concreto e spiega il perché: riflesso, drago, voto.
3.       Spiega la differenza tra nomi di genere promiscuo e nome di genere comune.
4.       Indica quali tra questi NON sono nomi di genere comune e spiega perché: porta, fringuello, preside, soldato.
5.       Spiega cosa è un nome derivato.
6.       Spiega cosa è un falso alterato.
7.       Spiega se il verbo “piangere” è transitivo o intransitivo.



  1. Quel giorno la giuria valutò il cane di mio cugino Paolo il migliore del concorso.
    [TRA / INTR] [ATT / PASS]
  2. Da caposquadra quel ragazzo gracile spronò tutti i compagni fino ad un’esaltante vittoria.
    [TRA / INTR] [ATT / PASS]
  3. Le soffici nubi sul cielo turchino veleggiavano lente in un pigro giorno estivo.
    [TRA / INTR] [ATT / PASS]
  4. La meta delle successive vacanze estive venne prenotata dalla famiglia con molto anticipo.
    [TRA / INTR] [ATT / PASS]
  5. Domani interesseranno a tutti noi le gare pomeridiane di atletica leggera.
    [TRA / INTR] [ATT / PASS]
  6. I posti sul tram si liberavano progressivamente con il procedere del mezzo verso il capolinea.
    [TRA / INTR] [ATT / PASS]
  7. Nonostante l’intensa pioggia ho fatto una breve passeggiata nel parco con il cane.
  8. Quei bellissimi orecchini di madreperla non si sono più trovati.
  9. Oltre ad una gioia immensa quella corsa a perdifiato giù per la collina procurò a qualcuno di noi qualche graffio contro gli steli d’erba.



lunedì 19 febbraio 2018

Variazioni climatiche

Negli ultimi 130 anni si è verificato un aumento medio della temperatura dell'atmosfera di 0,3-0,6 gradi, denominato global warming (surriscaldamento globale).
A Milano come si sono evolute le temperature medie?



Lutero e la giustificazione per sola fede

Il problema della salvezza Cosa bisogna fare per meritare la felicità? Può l’uomo fare un atto di puro bene, di gratuità? Come fare per e...